domenica 16 marzo 2008

This blog...Un anno dopo

Ormai è passato più di un anno dalla nascita di questo blog.Ne è passata di acqua sotto i ponti e di parole scritte per ogni occasione.Mi viene in mente il v-day (anche se ora sono deluso per come Beppe Grillo non abbia usato la stessa foga ed energia per prsentare e far valere la sua legge popolare, che aveva messo per difondere l'iniziativa dell'8 settembre), le riflessioni filosofiche, politiche, anarchiche, le letture delle inchieste, delle bugie che ci dicono ogni giorno, poi analizzate e presentate qui nel blog.
E' cambiato tanto in un anno.Forse il blog serve anche a questo serve.A tirare le somme, ad individuare dei segnatempo, come nei videogiochi, dove ti fermi un attimo, rovisti nel passato e vedi le differenze, gli sviluppi di un anno temporale che mi ha cambiato e mi ha fatto crescer nel bene e nel male(non pensavo che anch'io un giorno avrei scritto queste smancierie: è la prova che è qualcosa di spontaneo e genuino, bene).
E' anche cambiato il blog in un anno.Nato per un motivo ben preciso, col tempo si è modificato nel silenzio senza dichiarazioni ufficiali, ma spontaneamente ha assunto un tratto più intimo e diaristico(si dice?).
Segno, questo, che la visuale si è allargata, a marzo del 2007 c'era un seme che stava sbocciando, ora la pianta sta crescendo verso una sempre più maggior luce.

venerdì 22 febbraio 2008

Direttamente dalla sede del pensiero, senza ripensamenti sintattici o di forma


Quando ci sono le feste, le celebrazioni organizzate dal comune, ci sono tutti.Tutti inteso i capi istituzionali del paese.
C'è il sindaco, il parroco, il carabiniere, il presidente della squadra di calcio, il presidente del gruppo parrochiale, del volontariato.Insomma ci sono i rapresentanti, i capi e i diirigenti di tutto ciò che è associazione non libera.Dall'altra pare ci sono la massa e le pecore.Un tutt'uno di ignoranza e cori da stadio.Si, questo è il popolo in queste giornate, di solito domenicali, all'aperto, ma anche al chiuso, un qualsiasi giorno della settimana, chiamati ad assistere alla lezione del politicante di turno sulla Costituzione, sull'importanza dei valori politici e civili.Per loro, insomma, morali.
Magari proprio la mattina ti capita di avere un incontro simile con argomenti simili, tipo impegno politico, temi sociali(brutta descrizione) e noti la differenza, perchè in quest'ultimo ti parlano ragazzi come te, che però vivono sulla loro pelle esperienze di politica diretta e impegno politico, militanza la chiamano, a me non piace il termine e neanche il concetto che c'è dietro, a dire il vero.Comunque sono sinceri, almeno più vicini a te, ascoltatore, piuttosto che i sindaci, i presidenti ed i rappresentanti di un vuoto di contenuto incolmabile, neanche dalle loro giacche, cravatte e divise.

Post in stile Bukowski, appena accennata l'euforia ed i bicchieri di vino, ma comunque ci sono.E' stao bello, penso lo rifarò, perchè scrivere diventa qualcosa di libero da schemi, ragionamenti, è solo un flusso di pensieri diretti, buttati là senza rimugunare, riflettere sì, però e questo è il bello.Riflettere senza rimuginare, senza "pensare".Da consigliare, si!!!!

giovedì 7 febbraio 2008

Ospedali, galere e puttane, in una parola Bukowski


Stavo girando su Internet , pensando a quel genio e carismatico personaggio quale è Charles Bukowski, quando ad un certo punto arrivo sul sito Bukowski di Altervista e trovo quello che fa per me: poesie in stile Bukowski.
In attesa di poter avere tempo per poter leggere qualcosa del poeta e scrittore statunitense, fremo per la geniale idea di scrivere un racconto, una poesia in pieno stile Bukowski, ovvero dopo aver sorseggiato una birra, del vino o, comunque dell'alcool.
Intanto per stuzzicare l'interesse di qualche appassionato di lettura e beat generation, anche se lui non si è mai definito un appartenente, lascio qualche sua frase:

-Ospedali, galere e puttane: sono queste le università della vita. Io ho preso parecchie lauree. Chiamatemi dottore.

-« Quel bar non lo aveva mai visto così pieno

Sulla via per l'inferno c'è sempre un sacco di gente
Ma è comunque una via che si Percorre in solitudine
Si spinse avanti a gomitate
Per prendere la sua vodka liscia »

-Se hai stile hai il tuo metodo che continua mentre tutte le cose vacillano. Mi segui?
Sì.
Non c'è altro. È molto semplice.
E lo stile di vita? Cambia anche questo?
Il mio non cambia un granché. Mi limito a bere cose diverse.

Queste frasi riducono il valore dell scrittore e banalizzano la sua poesia.Sono dell'idea che solo leggere le opere può far conoscere a fondo un artista.Perciò prendete queste frasi solo come spunto per una lettura, si spera, più profonda.
Perchè
Il matrimonio, Dio, i figli, i parenti e il lavoro. Non ti rendi conto che qualsiasi idiota può vivere così e che la maggior parte lo fa?

venerdì 25 gennaio 2008

Caduta di Prodi: Gaber e la democrazia

Mi sembra in tema con la caduta del governo richiamare nuovamente alla mente Gaber e il suo teatro-canzone.Le sue parole sono ancora attuali ed ho paura che lo saranno ancora per molto.



GRANDE GIORGIO: un punto di riferimento in un epoca priva di appigli e fondamenti.

martedì 22 gennaio 2008

Gaber, l'anarchico

Un omaggio al grande Gaber, che ascolto quando ho le idee confuse perchè lui è stato estremamente chiaro e deciso, mai banale o qualunquista come qualcuno ha detto.

martedì 8 gennaio 2008

Queen, a tribute to Freddie Mercury


Qualche giorno fa ho visto in tv su Mtv, per una volta mi complimento con lei, maledetta, i Queen e il mitico Freddie Mercury nel contesto del mitico Live at Wembley '86 e mi è tornata quella euforia e gioia che avevo nell'ascoltare la sublime band londinese.
Poichè la loro musica mi ha da sempre accompagnato in questi anni e mi ha fatto provare fortissime emozioni, qualunque canzoni decidessi di ascoltare, ho deciso di fare un post in memoria di Freddie Mercury, morto prematuratamente all'età di 46 anni nel 1991.
Di seguito riporto il testo della famosissima canzone "Bohemian Rapsody".
Però prima due curiiosità su di essa che per me la rendono unica.

-All'inizio la casa discografica dei Queen non voleva firmare per quella canzone, giudicata troppo lunga (circa 6 minuti) convinta che la radio non l'avrebbe trasmessa più di una volta.

-E' stata la prima canzone che ho ascoltato quando comprai il confanetto dei Greatest Hits.Mi ricordo che all'inizio mi sembrava di aver conprato tre dischi inutili e noiosi, ma da lì si è aperto un mondo...

Queen

Bohemian Rapsody


Is this the real life?
Is this just fantasy?
Caught in a landslide
No escape from reality
Open your eyes
Look up to the skies and see
I'm just a poor boy
I need no sympathy
Because I'm easy come, easy go,
A little high, little low,
Anyway the wind blows, doesn't really matter to me,
To me
Mama, just killed a man,
Put a gun against his head,
Pulled my trigger, now he's dead,
Mama, life had just begun,
But now I've gone and thrown it all away
Mama oooh,
Didn't mean to make you cry
If I'm not back again this time tomorrow
Carry on, carry on, as if nothing really matters
Too late, my time has come,
Sends shivers down my spine
Body's aching all the time,
Goodbye everybody, I've got to go
Gotta leave you all behind and face the truth
Mama oooh
I don't want to die,
I sometimes wish I'd never been born at all
I see a little silhouette of a man,
Scaramouche, scaramouche will you do the Fandango?
Thunderbolt and lightning - very, very frightening me
Galileo, Galileo,
Galileo, Galileo
Galileo figaro - Magnifico
But I'm just a poor boy and nobody loves me
He's just a poor boy from a poor family
Spare him his life from this monstrosity
Easy come easy go, will you let me go
Bismillah! No, we will not let you go - let him go
Bismillah! We will not let you go - let him go
Bismillah! We will not let you go - let him go
Will not let you go - let me go
Will not let you go - let me go
No, no, no, no, no, no, no
Mama mia, mama mia - mama mia let me go
Beelzebub has a devil put aside for me, for me, for me
So you think you can stone me and spit in my eye
So you think you can love me and leave me to die
Oh baby - can't do this to me baby
Just gotta get out, just gotta get right out of here
Nothing really matters,
Anyone can see,
Nothing really matters, nothing really matters to me
Any way the wind blows…


Rapsodia Bohémien


E’ questa la vita reale?
E’ solo fantasia questa?
Preso in una frana
Non c’è scampo dalla realtà
Apri gli occhi
Guarda in alto il cielo e vedrai
Sono solo un povero ragazzo, non mi serve compassione
Perché sono una veloce apparizione
Un po’ su, un po’ giù,
Comunque soffi il vento, a me non importa molto, a me,
Madre, ho appena ucciso un uomo,
Gli ho puntato la pistola sulla testa,
E premuto il grilletto, ora è morto,
Mamma, la vita era appena iniziata,
Ma ora sono andato e l’ho buttata via
Mamma, uuu,
Non intendevo farti piangere
Se domani a quest’ora non sono tornato
Vai avanti, vai avanti come niente fosse
Troppo tardi, è arrivato il mio momento,
Mi fa rabbrividire fin nella spina dorsale
Il corpo mi duole per tutto il tempo
Ciao a tutti – devo andare
Devo lasciarvi e affrontare la verità
Mamma, uuu,
Non voglio morire
A volte desidero non essere mai nato
Vedo la piccola sagoma di un uomo
Spaccone, spaccone vuoi ballare il Fandango?
Fulmine e lampo – mi spaventano moltissimo
Galileo, Galileo,
Galileo, Galileo,
Galileo, figaro – Magnifico
Ma sono solo un povero ragazzo e nessuno mi ama
E’ solo un povero ragazzo di famiglia povera
Risparmiategli la vita da questa mostruosità
Non me ne importa, volete lasciarmi andare?
Bismillah! No, non ti lasceremo andare – lasciatelo andare
Bismillah! Non ti lasceremo andare – lasciatelo andare
Bismillah! Non ti lasceremo andare – lasciatelo andare
Non ti lasceremo andare – lasciatemi andare
Non ti lasceremo andare – lasciatemi andare
No, no, no, no, no, no, no
Mamma mia, mamma mia – mamma mia lasciami andare
Belzebù ha messo da parte un diavolo per me, per me, per me
Così pensate di potermi lapidare e sputarmi in faccia
Così pensi di potermi amare e lasciare morire
Oh baby – non puoi farmi questo baby
Devo solo uscire – devo solo uscire da questo posto
Niente è davvero importante,
Chiunque può capirlo,
Niente è davvero importante, niente m’importa davvero,
Comunque soffi il vento…


Ultima intervista televisiva rilasciata da Freddie Mercury

"Se dovessi morire domani(dice Freddie Mercury), non mi preoccuperei. Dalla vita ho avuto tutto.
Rifarei quello che ho fatto? Certo, magari solo un po’ diversamente. Io cerco solo di essere genuino e penso che questo possa trasparire dalle mie canzoni. Non voglio cambiare il mondo, lascio che le canzoni scritte da me possano esprimere le mie sensazioni e i miei sentimenti. Mi è sembrato corretto non fornire prima queste mie informazioni personali allo scopo di proteggere la privacy di coloro che mi sono vicini. Comunque è giunto il momento che amici e fan di tutto il mondo sappiano la verità: a seguito delle enormi congetture apparse sulla stampa, vorrei confermare che ho sostenuto il test HIV e sono risultato positivo. Ho l’ AIDS. Spero solo che ognuno si unirà a me, ai miei dottori e a tutti quelli che lottano contro questa terribile malattia."
Domenica 24 novembre alle ore 19, Freddie Mercury muore, stroncato da una polmonite, nella sua villa di Kensington, trasformata in una clinica per l’ assistenza a Freddie Mercury. Dopo la sua morte il mondo della musica ha reso omaggio alla statura artistica del personaggio scomparso. L’ evento più importante è stato il "Freddie Mercury’ s Tribute", tenuto allo stadio di Wembley il 20 aprile 1992, con la partecipazione di numerose star del rock e una platea radiotelevisiva stimata al miliardo di persone.

Penso che Freddie sia stato il più grande artista, non solo cantante, dell'ultimo secolo, un personaggio da poter studiare a scuola, insieme ai filosofi, insieme alla storia delle nazioni e alle scoperte scientifiche.Una persona che ha portato tanto alla musica e allo spettacolo.Di sicuro non ci scorderemo mai di lui, il ricordo resta vivo con le sue canzoni, che sono parte di lui.

A tribute to Freddie Mercury


Per concludere, uno dei tratti che rendono Freddie inimitabile: l'improvvisazione vocale

domenica 6 gennaio 2008

Televisione da bruciare e "dammi tre parole"


Questo è il primo post del 2008, non ho avuto molto tempo fino ad ora per pubblicarlo, avevo di meglio da fare...vabbè a parte ciò è arrivato il momento del rientro.Sì, molta gente da domani torna alla solita routine, altri lo hanno già fatto da tempo, da una settimana massimo.
In queste vacanze ho avuto molto tempo per poter vedere un attimino di televisione in più del solito, ovvero dei soliti 10 minuti giornalieri, escluse partite di calcio.Quelle mi piacciono, sì.
Beh, l'ho guardata la televisione e per poco le avrei dato anche fuoco.I telegiornali sono insopportabili, ipocriti, falsi divulgatori di cosa vogliono loro e basta e non dei fatti.Poi se sono fatti e vicende sono quelle che vogliono loro, sistemate, accomodate per far sì che tu, a casa, con famiglia o amici o chicchessia, sia portato ad odiare il rumeno, a sparlare degli zingari e delle loro vite, a schifarti di chi fa utilizzo di droghe illegali, perchè per quelle legali, invece... è tutta un'altra storia. Maledetta scatoletta: la più nociva droga assuefante della mente
Vabbè sfogo a parte, niente.
Mi è venuto in mente di scrivere tre parole ch fungano da messaggio per tutti e ,soprattutto ora che siamo ad inizio anno, che racchiudano un po' qualcosa di importante, per me.

autonomia, dignità e griiiinta

sembrano estratte dal cappello magico insieme al coniglio, ma mi sono venute in mente così, perciò le ho messe.E poi sembra un grido fascista.Ma non pensatelo così, vi prego.