mercoledì 14 novembre 2007

Con calma, rifacendosi da una 1° parte

Con tutte le esplosioni di fatti, disgrazie, assassini, violenze che stanno avvenendo poco più in là del nostro cervello, lì nella scatoletta della televiosione, ce ne sarebbero di argomenti su cui discutere.Perciò penso che ne affronterò uno per volta e siccome tre giorni fa è stato ucciso un ragazzo per mano di un poliziotto, parlerò di questo e dei fatti successivi, che narrano di qualche centinaio di deficenti(è poco, pochissimo) che hanno distrutto vetrate, caserme, locali e quant'altro in nome della giustizia.Quale?
Innanzitutto questi due eventi vanno separati, non tanto, però vanno separati, come due fratelli litigiosi che, comunque, prima o poi torneranno "a darsele" come se fossero attratti l'un l'altro da una calamita.
La morte di Gabriele Sandri fa riflettere per tante cose.
Una è l'ennesima prova dell'enorme potere dell'informazione, malgestito e abusato, come spesso abbiamo visto in passato, vedi Cogne.L'episodio è avvenuto alle 9 del mattino, si è saputo a mezzogiorno.Si è saputo, però, non la verità, bensì un monte di interpretazioni diverse a testimoniare che in fondo a quell'ora(12.00) la morte del ragazzo non aveva ancora guadagnato importanza per i giornalisti e lo Stato.
Si, perchè poi si noterà(io l'ho notato perchè ho seguito l'andamento della vicenda, praticamente, dalle 13 alle 22 di sera) come, dopo un certo punto, tutti cambiano atteggiamento, improvvisamente l'uccisione di Gabriele si fa importante, arriva in primo piano ed ecco che partono servizi sulla sua vita da dj, sul tifo per la Lazio.Non c'è niente di male ad un'informazione così, peccato che ciò non sia avvenuto appena saputo del fatto, bensì dopo che ogni istituzione, ogni organo di competenza(questura, Coni...) avesse visto che, quella gente a Bergamo, a Milano e più tardi a Roma faceva sul serio e prendeva in considerazione ciò che era stato oscurato: la morte di un ragazzo di 28 anni che andava allo stadio.Ecco spiegata l'ipocrisia del sistema informatico in casi come questi.
Ma facciamo ordine.
Torniamo al periodo prima delle partite.Cosa si decide di fare?C'è da decidere se sospendere solo Inter-Lazio oppure tutte le partite, perchè non si può fare altro, dato che era già stata collegata la vicenda con lo sport e soprattutto con il tifo organizzato, sbagliando.
La decisione è sospendere solo Inter-Lazio e da qui tutti sapete come è andata a finire.

Se fossero state sospese tutte(nessuna era ormai improponibile a quell'ora) penso che sarebbe andata diversamente, forse come andò con l'uccisione di Raciti:una triste e riflessiva giornata senza sport.

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