martedì 8 maggio 2007

A proposito di Al Qaeda



Coercizione mentale: 'AL QAEDA': FANTASIA DEI PROPAGANDISTI DELLA PAURA E DELLA GUERRA



Ieri (24 aprile 2007) il primo ministro australiano John Howard e la sua banda di lunatici sfruttatori della paura hanno sollecitato gli australiani, riuniti a Gallipoli per la Giornata del Soldato Australiano, a non ignorare la possibilità di una "minaccia terroristica". Nel Regno Unito il Guardian del 25/04/07 scriveva che il “capo del controterrorismo di Scotland Yard ha affermato ieri che Al-Qaida è sopravvissuta ai 6 anni di “guerra al terrorismo”, lanciata dal presidente George Bush e Tony Blair, e il suo nucleo fondamentale di comando ha mantenuto la capacità di ordinare attacchi devastanti sulla Gran Bretagna”. Come a Gallipoli. Ed in Iraq, dove a quanto sembra la concessionaria irachena di ‘al Qaeda’ si è assunta la responsabilità della morte ieri di 9 soldati statunitensi.

La bontà della affiliazione con ‘al Qaeda’ è tale che persino gli israeliani hanno tentato di mettere su un’attività di ‘al Qeada’ in Palestina. Sfortunatamente le persone del luogo hanno scoperto presto che l’affare non era genuino (a quanto pare il Mossad non aveva pagato la commissione a bin Laden) cosicché l’esercizio venne rapidamente chiuso.

Naturalmente al Qaeda esiste, o almeno esisteva, (o per meglio dire, si costituì con l’aiuto della CIA nell’ambito della guerra segreta contro i sovietici in Afghanistan prima che i Taliban andassero al potere) ma non esiste nella maniera che la stampa occidentale, dominata dai neocon, ci vorrebbe far credere. Nonostante i continui e quotidiani riferimenti ad ‘al Qaeda’ secondo i quali essa sarebbe responsabile di ogni concepibile atrocità che accade su questa terra, non c’è assolutamente alcuna prova che ‘al Qaeda’ di per sé sia stata responsabile di alcunché al di fuori dei confini dell’Afghanistan e delle lontane regioni del Pakistan.

I propagandisti occidentali hanno presentato al mondo un quadro di ‘al Qaeda’ rappresentante un’organizzazione internazionale estremamente ben disciplinata e di vaste proporzioni che ha ramificazioni ovunque. Neppure lontanamente esiste alcuna prova incontestabile che suggerisca perfino la sua esistenza, tanto meno in modo organizzato e disciplinato. Come dimostra il pezzo di oggi del Guardian, ci si aspetta che noi semplicemente crediamo a ciò che ci viene detto con la totale mancanza di prove in quanto ci viene convenientemente spiegato come “per ragioni di sicurezza non possiamo divulgare la fonte”.

In Iraq, gli USA e i loro alleati sono al momento impegnati nel cercare di dividere le fazioni sunnita e sciita accusando ‘al Qaeda’ per l’attrito fra i due gruppi. E questo non è niente di nuovo; lo hanno già provato, ma ora ci si stanno impegnando di più in questo gioco di responsabilità perché in esso vedono un modo per polarizzare l’attenzione del resto dell’Islam in Medio Oriente e oltre, distogliendolo dagli israeliani e dai loro sforzi tesi a sottomettere la Palestina, Hamas e gli Hizbollah, e, allo stesso tempo, demonizzare ulteriormente un Iran che ha una predominante popolazione sciita (a differenza del resto del mondo islamico che è sunnita per circa l’80%).

Il problema per gli USA, Israele e i loro alleati occidentali è che tutta questa propaganda è per uso e consumo solo per l’occidente. I popoli del Medio Oriente, sunniti o sciiti, sono molto consapevoli che le relazioni tra loro sono del tutto salde e lo sono da decenni. Per loro, il mito di ‘al Qaeda’ rimane ciò che è – un mito; per loro, le lotte che esistono tra i vari gruppi sunniti e sciiti sono soprattutto una combinazione di differenze secolari, criminali e politiche in un’era post-Saddam priva di legge; per loro, tale violenza, spesso sanguinaria, è racchiusa in Iraq e non ha niente a che fare con le battaglie che i popoli islamici e gli arabi in genere combattono contro la destra e il sionismo di Israele in Palestina e contro il colonialismo egemonico statunitense nel Medio Oriente e in Asia Centrale.

‘Al Qaeda’ rimane, fin da quando gli USA hanno deciso di accusarla per gli eventi dell’11/9, un mito che esiste solo per perpetuare paura e l’illusione che ci sia sempre un nemico per giustificare e continuare la “Guerra Globale al Terrorismo”.

Damian Laatan
Fonte: lataan.blogspot.com
Link: http://lataan.blogspot.com/2007/04/al-qaeda-figment-of-fear-and-war.html


Traduzione a cura di comedonchisciotte

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