sabato 15 settembre 2007

Lo spirito giusto


Quando si cresce si cambia, si diventa più maturi, si prendono grosse responsabilità, non si fanno più certe cafonaggini, si prende la vita sul serio.Insomma da questo punto di vista si migliora.Solo il sentirsi vecchio d'esperienza, l'aver vissuto più avventure man mano che il tempo passa, crea un senso di autorevolezza, quasi potere, comando.Via via che uno cresce si vede involontariamente, inesorabilmente salire le scale della graduatoria della vita, si sente più importante perchè vede sotto di sè sempre più bambini, ragazzi, adolescenti, adulti...
Però la realtà prevede anche la parte negativa del crescere, del "maturare".Sì, perchè le persone con il tempo e acquisendo il comportamento descritto sopra, perdono la speranza dei loro sogni giovanili, si consumano, abbandonano la vitalità di un tempo, non si sorprendono più, non si fanno più domande, diventano allergici ai cambiamenti di pensiero o ai pensieri degli altri, vedono tutto ciò che li circonda come necessario, inevitabile.E' questo che non devono diventare, elementi che si muovono solo se urtati da altro, insomma, per inerzia.Perciò se non si vuole rinnegare a voce alta l'adolescenza non sentirsi mai vecchi, ma vivere sempre sulle ali della giovinezza è il trucco.
Infine, ogni tanto gli adulti prendano esempio dai giovani, non sempre deve essere per forza il contrario.

QUESTO è lo "spirito" giusto!

"Come ci sentiamo, non deriva da ciò che ci succede nella vita, bensì dalla nostra interpretazione di quel che accade. .. Un regista può ottenere dallo stesso evento una tragedia oppure una commedia: tutto dipende da ciò che decide di fare apparire sullo schermo. Lo stesso si può fare con lo schermo della nostra mente. Si possono dirigere le proprie attività mentali .. con la stessa abilità e potere. Si può aumentare la luce e alzare il volume sonoro dei messaggi positivi nel proprio cervello e attenuare le immagini e i suoni di quelli negativi."

(Anthony Robbins, "Come ottenere il meglio da sè e dagli altri", cap.1)
Da Fenice, vignette

P.s.non è detto che necessariamente non esistano 40-50-60-70-80enni che hanno dentro sè lo spirito dei giovani.

1 alzate di mano:

Seppe-sai ha detto...

Io penso che l'adolescenza e l'età adulta, siano inutili. Sono utili solo 2 età: quella bambina e quella vecchia. In poche parole, le vie di mezzo (come i mediocri) sono inutili.
I bambini capiscono e apprendono (ma non bisogna insegnargli) e da loro dipende il futuro. I vecchi raggiungono la giovinezza, la voglia di scoprire.
Volete che ve lo dimostro?
I premi nobel sono vinti per la maggior parte da persone anziane.
Certo, se non ci sono gli intermezzi non ci sono gli estremi...ma lì dipende se l'essere umano sa affrontare la noia della vita.